Negozio di moda sostenibile Gaia Segattini Knotwear pieno di colori
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Moda sostenibile e stile di vita: Gaia Segattini Knotwear al centro di uno studio

Può un brand di moda sostenibile migliorare lo stile di vita dei suoi utenti? La risposta è sì. L'esempio arriva da Gaia Segattini Knotwear secondo uno studio dell'Università di Roma Tre e Link Campus University.

Il brand di moda sostenibile Gaia Segattini Knotwear è stato al centro di uno studio dell’Università degli Studi di Roma Tre (Dipartimento Scienze della Formazione) e del Link Campus University.

Focus dello studio la comunicazione digitale delle azienda sulla sostenibilità e le ricadute sui comportamenti delle persone.

Sotto la lente è finita l’azienda marchigiana Gaia Segattini Knotwear (GSK), brand che dal 2019 produce maglieria ed accessori, recuperando le giacenze di filati pregiati. Una produzione etica che evita gli sprechi e il consumo di nuove materie prime.

Dalla filiera cortissima, ogni capo, per tipologia di coloriture e dettagli, è prodotto in pochissimi esemplari o addirittura come pezzo unico. Insomma, la sovrapproduzione è bandita, mentre è al massimo l’artigianalità e la durabilità del prodotto.

In più, da aprile 2022 GSK è una Società Benefit, significa che nel fare impresa è impegnata ad avere un impatto positivo sulla comunità, le persone e l’ambiente.

I risultati dello studio

Dai risultati dell’indagine sono emersi aspetti molto interessanti sull’impatto della comunicazione digitale del brand sui suoi utenti.

Quasi la metà dei partecipanti alla ricerca ha affermato di indossare un capo GSK almeno una volta alla settimana, evidenziando un basso cost per wear (costo per utilizzo) legato a un uso frequente.

Leggi anche: La fast fashion è davvero economica? Prova il cost per wear

Nono solo, la comunicazione aziendale è percepita come affidabile e autentica dalla maggioranza dei partecipanti.

Ma il dato più rilevante è che oltre il 40% delle persone coinvolte nello studio si è avvicinato ai prodotti alimentari bio, prodotti per la cura della persona eco-friendly e a modalità di trasporto più green. Cambiamenti orientati alla sostenibilità nel proprio stile di vita grazie alla divulgazione di Gaia Segattini Knotwear. Una comunicazione con effetto “spillover”, cioè con riflessi positivi su abitudini e stili di vita oltre il segmento della moda.

Nel 2023, GSK ha vinto il “Premio Impresa Ambiente” come migliore gestione dello sviluppo sostenibile tra micro e piccole imprese. La società ha adottato un Codice Etico ispirato a quello nazionale e a standard internazionali, consolidando il suo impegno verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

gAIA SEGATTINI AL Knotwear Club (OSTRA – AN), sede del brand, ma anche spazio espositivo, di vendita, di formazione, incontri e divulgazione.

«Abbiamo creduto sin dal primo istante all’importanza della comunicazione aziendale e in particolare al suo impatto. Il digitale è uno dei nostri pilastri e abbiamo notato nel tempo maggiore sensibilità da parte della nostra community», dichiara Gaia Segattini. «Sapere di riuscire a sensibilizzare le persone verso comportamenti più sostenibili e responsabili, non emotivi, con dei riflessi che vanno oltre il nostro settore, è un orgoglio immenso».

Gaia Segattini Knotwear un modello da seguire

L’attenzione del Gruppo di ricerca verso il brand marchigiano è nata qualche anno fa. In particolare quando Gaia Segattini ha deciso di chiudere l’e-commerce proprio nel Black Friday. Nel giorno più consumistico dell’anno, ha scelto di dedicarsi alla divulgazione della trasparenza di filiera e all’ascolto del suo pubblico.

Infatti, proprio in occasione degli ultimi due Black Friday, il brand ha sottoposto ai suoi utenti il questionario oggetto della Ricerca.

«Abbiamo studiato a fondo il modello Gaia Segattini Knotwear – commenta Lorenza Tiberio, ricercatrice presso l’Università degli Studi Roma Tre. «Il nostro intento era quello di mostrare quanto una comunicazione aziendale efficace possa favorire un cambiamento nei comportamenti dei consumatori verso una maggiore sostenibilità. Gaia Segattini è una delle migliori interpreti, anche perché il suo modo di utilizzare il digitale favorisce riflessioni che vanno oltre il settore della moda. La nostra ricerca lo dimostra chiaramente: quello di GSK è sicuramente un modello da seguire». 

Questo Studio è anche un esempio di collaborazione tra le università e le aziende sui temi che riguardano la sostenibilità e la sua divulgazione. La presentazione è avvenuta recentemente a Barcellona in occasione del 28° convegno internazionale della IAPS (International Association People Environment Studies).

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