La Centrale Fies, Centro di ricerca per le pratiche perfomative contemporanee, presenta Undomesticated Ground, mostra collettiva e programma performativo a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi, terzo capitolo di una trilogia ispirata alla ricercatrice ecofemminista Stacy Alaimo.
La mostra sarà inaugurata il 17 luglio a partire dalle ore 18 e si protrarrà fino al 20 settembre 2025. L’ingresso è libero su prenotazione, scrivendo a info@centralefies.it.
La mostra prende il nome proprio dal saggio della Alaimo, Undomesticated Ground, che invita a ripensare la “natura” come spazio indisciplinato e resistente, attraversato da relazioni materiali, storie coloniali e tensioni ecologiche. In questa visione, il corpo umano e non umano non è separato dal mondo naturale, ma intimamente intrecciato ad esso, in un continuo scambio di materia, affetti e lotte.

Dentro questo orizzonte teorico si collocano opere che usano il tessile come linguaggio radicale, capace di raccontare storie, identità e rivoluzioni:
- Marcos Kueh realizza grandi “manifesti tessuti” che fondono estetica pubblicitaria, artigianato e immaginari postcoloniali;
- Théophile Peris espone Vello, un’installazione in lana grezza di pecora Bergamasca, e guida un workshop collettivo di “wool waulking”, antica tecnica celtica di infeltrimento (19–20 luglio).
- Giulia Crispiani e Golrokh Nafisi portano in scena la performance The City We Imagine (17 luglio) e invitano il pubblico a un laboratorio di textile art per la creazione di bandiere e striscioni per la rivoluzione, in un’esperienza collettiva di immaginazione politica.

L’opening del 17 luglio apre anche il LIVE WORKS SUMMIT, rassegna che presenta i progetti di ricerca sviluppati a Centrale Fies nell’ultimo anno. Tra questi anche il film The Inheritance di Elizabeth A. Povinelli, una riflessione visiva sull’eredità coloniale e le genealogie della perdita.
Inoltre, sempre il 17 si terrà il concerto di Adam Christensen con David Aird e Tom Wheatley.
Nelle sue opere, Adam Christensen, artista multidisciplinare, intreccia aneddoti biografici con momenti teatrali, sogni con traumi. Ne nascono performance, film, racconti brevi o lavori tessili toccanti e umoristici, impregnati di amore, desiderio, malinconia e perdita.

Per partecipare agli eventi inaugurali del 17 e i successivi del 19 e 20 luglio è necessario prenotarsi. Per farlo non ti resta che consultare il programma disponibile sul sito della Centrale Fies.
Foto di apertura, courtesy Giulia Crispiani