La fast fashion è sostenibile? Un bell’ossimoro. Fast fashion e sostenibilità fanno a pugni. Ed è proprio su questa dicotomia che si concentra la giornata dedicata alla sostenibilità organizzata dal Comitato Croce Rossa Italiana di Grandate (Co), in programma sabato 17 maggio presso la sede CRI. Un incontro aperto al pubblico da seguire sia in presenza che online per indagare le conseguenze economiche, ambientali e sociali della fast fashion.
All’incontro interverranno voci autorevoli della moda sostenibile e circolare.
Il programma:
- 14.30 – Accoglienza e introduzione ai lavori
- 14.45 – 15.15 Marina Spadafora (Fashion Revolution Italia)
- 15.15 – 15.45 Cecilia Frajoli Gualdi (Dress the Change)
- 16.15 – 16.45 Il team di Atelier Riforma
- 16.45 – 17.15 Francesca Pievani (co-founder di Fili Pari)

Perché fast fashion e sostenibilità non vanno d’accordo
Il modello fast fashion è costruito sulla produzione accelerata di capi a basso costo, lanciati sul mercato con cadenze rapidissime per rincorrere tendenze in continua evoluzione. Presente su tutti i mercati globali, da oltre 20 anni alimenta inquinamento, spreco di risorse e sfruttamento del lavoro.
L’industria della moda è oggi una delle più impattanti a livello globale: si stima che nel solo 2022 abbia generato oltre 1,92 milioni di tonnellate di rifiuti tossici e che circa il 20% dell’inquinamento idrico mondiale derivi dai processi di tintura e lavorazione dei tessuti.
La fast fashion sta avendo un impatto ambientale senza precedenti: negli ultimi 20 anni la produzione è raddoppiata oltre le reali necessità, visto che la popolazione globale è cresciuta solo del 28%. È evidente che questo sistema debba essere ripensato in chiave circolare e sostenibile, puntando su qualità, durabilità e riduzione degli sprechi.
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Swap party: scambio e riuso
A conclusione della giornata, fino alle 19.30, si terrà uno Swap Party aperto a tutti: un’occasione per scambiare vestiti, libri, utensili e oggetti da regalo usati ma in buone condizioni, nel segno della condivisione e del riuso.
Per partecipare (in presenza o online) è necessaria l’iscrizione a questo link.
