C’è tutto in TREDI, la collezione autunno inverno 2023/2024 di Nicoletta Fasani, non solo circolarità e sostenibilità, sociale e ambientale, ma anche il digitale impiegato per rivisitare alcuni capi della passata collezione secondo il riciclo creativo (upcycling).
Se le novità non mancano, alla base delle creazioni di Nicoletta Fasani c’è sempre lo stesso e semplice concetto: i vestiti sono belli quando rispettano l’ambiente e le persone che li indossano; sono belli quando chi lavora lungo la filiera viene pagato il giusto.
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Nasce proprio da questa convinzione nel 2010 il marchio Nicoletta Fasani che prende il suo nome. Poi nel 2020 la fashion designer inaugura il suo negozio alla periferia di Milano, nel suo quartiere di Villapizzone. Qui crea i suoi modelli, organizza laboratori e propone le sue creazioni.
Sommario
La storia dietro le collezioni di Nicoletta Fasani
Prima di raccontarti della nuova collezione TREDI, può esserti utile sapere come nasce il marchio di moda sostenibile Nicoletta Fasani. Dietro c’è una storia che parte da lontano. Infatti, come racconta la fashion designer, aveva «le mani in pasta sin da bambina», la manualità è sempre stata una sua passione e propensione. Probabilmente ereditata dalla sua famiglia: un nonno artigiano, che confezionava scarpe fatte a mano e su misura, una nonna sarta e anche un nonno pasticcere.
Gli studi, però, sono importanti, così si laurea in filosofia ma continua a fare esposizioni, laboratori per ragazzi e adulti, insegna a cucire alle donne immigrate. In mezzo, anche un corso di orafo. Insomma, c’è tutto questo dietro la nascita del suo marchio che è legato ad un primo abito il bi-niki, e poi il mono-niki e il tri-niki, cioè abiti che si possono indossare in vari modi. Un modo per vestirsi in maniera diversa, indossando lo stesso abito.
Questa premessa solo per darti alcune informazioni su Nicoletta Fasani, per capire meglio la storia che c’è dietro ai suoi modelli, da dove arrivano. Capi modulari e componibili, ai quali si affianca una linea tradizionale che nasce da forme geometriche semplici e confortevoli.
I tessuti sono scelti con cura, dalla provenienza sicura, sia dal punto di vista sociale che ambientale, cotoni biologici certificati, velluti, seta, lana e viscosa spesso provenienti da rimanenze di stock di aziende tessili italiane. Materiali preziosi sfruttati al massimo, perché lo spreco non è contemplato.
La collezione TREDI di Nicoletta Fasani
E ora veniamo alla nuova collezione. Si chiama TREDI, sono 3D che stanno per: Design, Digitale e Durevole. Una rilettura delle 3R della circolarità e sostenibilità ambientale applicata alla moda: Riduci, Riutilizza e Ricicla.
D, come Design, semplice e circolare. Ad ispirare i modelli della nuova collezione di Nicoletta Fasani è la Natura: la si vede nelle forme tondeggianti e morbide, nei tronchi rugosi, nelle cortecce granulose, oppure nelle escrescenze della materia. Esempi si trovano nella Felpa Pippi, realizzata in cotone biologico con effetto bolle, o nei filati grossolani del Cappotto Sofia in lana accoppiata.
I colori spaziano dai rosa delicati e carnosi, di maglie soffici e vaporose, a tinte panna su sfondi neri che ricordano il trompe-l’œil, e tonalità naturalmente brillanti come il verde e l’azzurro.
Non mancano nella collezione capi modulari, in linea con i principi dell’eco-design, come il BiNiki long, in lana e cotone: un abito brevettato, progettato come due rettangoli sovrapponibili e intercambiabili, per look versatili e a basso impatto ambientale. Disegnato per poter essere ritrasformato in un nuovo capo di abbigliamento a fine vita. È facile da smontare, non ha zip, bottoni e l’estrema semplicità geometrica lo rendono di facile reimpiego. Un esempio di un capo di abbigliamento circolare.
D come Digitale. In questa collezione il digitale è stato impiegato per recuperare capi di abbigliamento già esistenti, e per farlo è stato utilizzato il taglio laser. Una scelta frutto della collaborazione con Sara Savian, Fashion Tech designer, e WeMake | fablab, il makerspace di Milano dove, dal 2014, moda e fabbricazione digitale si evolvono secondo un approccio open di ricerca e sviluppo.
Grazie al taglio laser sono stati rivisitati la Giacca Korea, la Pantaurban e la Pantaruota in punto Roma. «Questi tre articoli – spiega Nicoletta Fasani- costituivano una “eccedenza” di produzione della precedente collezione. Li ho voluti rivisitare tramite questa tecnologia privilegiando un discorso di upcycling e di sostenibilità ambientale».
Così, con il taglio laser sono state fatte delle forature ad effetto degradè, piccoli cerchi che hanno reso più leggera la materia prima. Il risultato è un divertente gioco di vedo-non vedo che permette di personalizzare l’outfit, aggiungendo tocchi di colore con calze o camicie indossate a contrasto.
Le rimanenze della passata collezione (Pantaurban, Giacca korea e Pantaruota) possono essere personalizzate su richiesta del cliente. Oltre ai piccoli cerchi, sono possibili altri disegni, ad esempio: quadrati, foglie, triangoli o semplici incisioni.
«Insieme a WeMake abbiamo scelto di lavorare su capi già cuciti proprio perché già esistenti e avendo l’obiettivo di riattualizzare capi in eccedenza. Cosi facendo abbiamo potuto “laserare” in pochissimo tempo, tutti i capi, con una precisione elevata e con pochissimo spreco di energia». Un’ottima idea per rimettere in circolazione capi e tessuti ed in più offrire la possibilità di poterli personalizzare, e indossare così qualcosa di unico.
Naturalmente, è possibile anche utilizzare il taglio laser in fase di prototipazione e produzione, per tagliare componenti di abiti, giacche e pantaloni che poi andranno cuciti. In questo caso, la scelta di Nicoletta Fasani è stata quella di utilizzare il taglio laser su abiti già cuciti. «Personalmente – spiega – trovo più affascinante lavorare su un capo già esistente perché mi consente di immaginare variazioni sul tema che non avrei potuto sperimentare manualmente sia per poca precisione, sia per mancanza di tempo».
D come Durevole – Ogni capo TREDI è pensato per essere durevole a partire da una scelta rigorosa dei tessuti: velluto 100% cotone, jeans certificato biologico, cotone Gots e mischie il più possibile sostenibili, anche là dove non si sono potuti privilegiare tessuti monomateriali.
Il Premio Impresa e Valore
Recentemente, Nicoletta Fasani ha ricevuto il Premio Impresa e Valore, promosso dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, destinato alle imprese che si sono distinte per azioni di coesione e responsabilità sociale per le comunità e il territorio a cui appartengono.
«Ho sempre pensato al valore sociale della mia impresa, fin dal primo giorno. Nel 2010 non si parlava così tanto di cambiamento climatico, sostenibilità e inclusione; eppure, la mia azienda, per quanto piccola e imperfetta, doveva avere una gestione etica. Trasmettere un valore, un modo di stare al mondo, anche attraverso i miei abiti. Perché, ne sono convinta, il bello è la conseguenza del giusto».
La collezione di Nicoletta Fasani TREDI è disponibile in negozio a Milano, a Lerici oppure sull’e-shop.