Ci sono capi che non si indossano soltanto: si abitano.
Fibre naturali e rigenerate che si muovono con il corpo e raccontano una nuova idea di comfort ritrovato.
Nella maglieria del brand marchigiano Risvolta, il cashmere rigenerato, la lana, l’alpaca e il cotone si intrecciano in capi naturali da indossare come se fossero la tua seconda pelle.
La nuova collezione autunno/inverno 2025-2026 nasce dall’unione di un’estetica contemporanea, filati sostenibili e manifattura artigianale rigorosamente made in Italy: un equilibrio tra materia e forma, tra calore e leggerezza.
D’altra parte, la scelta dei materiali migliori, dal punto di vista della qualità e dell’impatto ambientale, è l’essenza del brand di Colli al Metauro (PU).
Ogni capo viene valorizzato a partire dalla sua composizione: per questo Risvolta predilige filati rigenerati, naturali e certificati, oppure rimanenze di tessuti pregiati che altrimenti resterebbero inutilizzati.

Cos’è il cashmere rigenerato
Tra i materiali di punta di Risvolta c’è il cashmere rigenerato certificato GRS (Global Recycle Standard), il principale standard internazionale per i prodotti tessili realizzati con materiali da riciclo.
Il cashmere rigenerato, detto anche cashmere riciclato o eco cashmere, conserva la stessa morbidezza e lucentezza del cashmere vergine, ma nasce dal recupero di capi e scarti tessili, trasformati in nuovo filato grazie a un processo di riciclo meccanico da fibra a fibra.


La differenza tra l’eco cashmere rispetto al cashmere vergine è una notevole riduzione dell’impatto ambientale. Infatti, per realizzare un solo maglione servono fino a quattro capre da cashmere, con la conseguenza che le praterie della Mongolia si stanno trasformando in deserto anche a causa del sovrapascolo.
Perché scegliere cashmere riciclato
Scegliere il cashmere rigenerato significa ridurre l’impatto ambientale alla fonte: oltre a preservare il suolo, si riducono drasticamente i consumi d’acqua e di energia necessari alla produzione della materia prima.
La rigenerazione della fibra evita inoltre che tessuti preziosi finiscano in discarica o inceneriti.
È un gesto di responsabilità che non toglie nulla alla bellezza del capo, ma anzi le aggiunge valore: il piacere di indossare qualcosa di autentico e sostenibile.


Cashmere e lana rigenerata: morbidezza e forza
Dove il cashmere dona morbidezza e setosità, la lana rigenerata certificata GRS aggiunge corpo e resistenza.
È la forza dell’unione tra due fibre nobili che, rigenerate, tornano a nuova vita.
Anche la lana riciclata, ottenuta dal recupero della lana pre o post consumo e trasformata in nuovo filato, mantiene le proprietà della lana vergine ma con un impatto ambientale molto più basso.
Insieme, queste due fibre, lana e cashmere rigenerate, danno vita a maglioni che si adattano al corpo e al ritmo della giornata: traspiranti, termoregolanti, avvolgenti, da indossare direttamente sulla pelle.


Alpaca, lana merino e cotone: morbidezza responsabile
Accanto ai filati rigenerati, Risvolta introduce anche un nuovo blend naturale: alpaca, lana merino extrafine certificata RWS (Responsible Wool Standard) e cotone.
Un incontro di leggerezza, calore e comfort che regala una sensazione di benessere immediato.
L’alpaca offre calore e resistenza senza trattamenti chimici aggressivi; la lana merino dona finezza, e la certificazione RWS garantisce pascoli gestiti in modo responsabile e nel rispetto degli animali.
Infine, il cotone aggiunge ulteriore forza e carattere.
È la morbidezza pensata per durare nel tempo. Capi longevi che ti accompagneranno per molto tempo.


Produzione su richiesta: la moda che nasce solo quando serve
Il fast fashion produce troppo e troppo in fretta. Risvolta, invece, crea solo ciò che serve, eliminando l’invenduto e gli sprechi.
Ogni capo nasce su richiesta, attraverso un sistema di pre-ordine: per tre settimane dal lancio della collezione è possibile acquistare i capi con uno sconto del 30% (dal 15 ottobre al 5 novembre) e del 10% per le due settimane successive (fino al 19 novembre).
Terminato il periodo di pre-ordine, inizia la produzione artigianale nei laboratori marchigiani. Naturalmente, è possibile ordinare i capi anche successivamente, al prezzo pieno.
Un modello produttivo etico e trasparente, che valorizza ogni singolo capo e chi lo realizza.


Filiera corta e trasparente, interamente italiana
Voler conoscere la provenienza delle cose è un diritto che merita una risposta.
Per questo Risvolta ha creato il Passaporto Articolo, dove sono indicati tutti i fornitori coinvolti nella realizzazione di ogni capo: dal filo alla tessitura, dal confezionamento all’imballaggio.
Non dovrai leggere un elenco infinito di nomi: i fornitori sono solo sette o otto, tutti in Italia, soprattutto nelle Marche, dove Risvolta è nato.
Una filiera corta, locale e trasparente, seguita con cura in ogni dettaglio.
Estetica contemporanea, spirito sostenibile
Oversize, cropped, minimal, genderless: i modelli Risvolta intrecciano un design essenziale con dettagli di carattere.
Ogni capo racconta una visione di futuro: bello, sostenibile, circolare.


Il valore dei tessuti recuperati
Come per la precedente collezione primavera/estate, Risvolta propone una capsule realizzata con tessuti deadstock, cioè eccedenze di magazzino inutilizzate presso aziende tessili prestigiose.
I tessuti recuperati pronti per diventare nuovi capi sono 100% lana e 100% cotone.
Materiali dimenticati che tornano a nuova vita, riducendo sprechi e restituendo valore a ciò che esiste già.
Se vuoi saperne di più su Risvolta come e dove produce, leggi l’intervista al fondatore Matteo Donnini.


Una moda partecipata e consapevole
La nuova collezione Risvolta nasce anche grazie alla sua community.
Durante la fase di progettazione, il brand ha invitato i follower a scegliere i modelli preferiti, trasformando le loro preferenze in capi reali.
Un modo autentico di coinvolgere chi condivide la stessa idea di moda: partecipata, trasparente e circolare.
Un approccio che Risvolta ha tutta l’intenzione di portare avanti anche in futuro.

Foto: Risvolta, collezione Autunno-Inverno 2025/2026