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Massimo Osti uno dei suoi capi sportswear dell'archivio privato
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Bologna: mostra dedicata a Massimo Osti, maestro dello sportswear

A Bologna una mostra celebra Massimo Osti, pioniere dello sportswear contemporaneo. Scopri le date e cosa c'è da ammirare.

Quando

Dal 7 giugno al 28 settembre 2025

Dove

Palazzo Pepoli
Via Castiglione, 10, Bologna

Bologna rende omaggio a Massimo Osti (Bologna, 1944 – 2005), uno dei designer più geniali e rivoluzionari, padre dello sportswear contemporaneo. A Palazzo Pepoli, dal 7 giugno al 28 settembre 2025, è possibile visitare gratuitamente la mostra Ideas from Massimo Osti – From Bologna, beyond fashion.

La mostra: una retrospettiva sulla sua eredità creativa

Attraverso pezzi d’archivio originali, fotografie, campioni di tessuto, libri, appunti e schizzi, l’esposizione mette in luce l’approccio sperimentale di Osti, la sua attenzione ai materiali e le tecniche rivoluzionarie — come la tintura in capo — che lo hanno reso una figura di riferimento ben oltre i confini della moda.

Foto Massimo Osti nel suo laboratorio operativo e creativo

Lo studio di Massimo Osti, oltre che uno spazio di lavoro, era un laboratorio culturale: nella Bologna degli anni ’70, era frequentato da figure rivoluzionarie dell’epoca, come Andrea Pazienza e Lucio Dalla.

La filosofia di Massimo Osti era quella di “pensare agli abiti in termini di anni piuttosto che di stagioni”, quindi capi durevoli, capaci di resistere al tempo, dai materiali alla longevità dei modelli.

Allestita come mostra temporanea,” Ideas from Massimo Osti” ripercorre la carriera del designer bolognese che ha cambiato per sempre il volto dell’abbigliamento funzionale con marchi iconici come C.P. Company, Stone Island, Boneville e Massimo Osti Production.

Il percorso espositivo

La mostra si apre con una timeline biografica dedicata ai brand più significativi fondati da Massimo Osti. Segue la ricostruzione del suo Studio: non solo spazio operativo, ma autentico laboratorio culturale e crocevia creativo nella Bologna degli anni ’70, frequentato da figure rivoluzionarie dell’epoca come il fumettista Andrea Pazienza e il musicista Lucio Dalla.

La narrazione culmina in un’area dedicata agli elementi chiave del metodo progettuale di Osti, raccontati attraverso prototipicampioni di tessutotaccuini e oggetti originali. 

A completare il percorso, una selezione di capi d’archivio provenienti dall’Archivio Massimo Osti, scelti tra i diversi marchi da lui fondati nel corso della sua carriera.

Per visitare la mostra è necessario prenotarsi su questa pagina.

La prenotazione della visita gratuita è su eventbrite.

Foto in apertura: archive.massimoosti.com

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