Hai mai pensato di noleggiare gli abiti invece di comprarli? Magari ancora no. E se ti dicessi che puoi vestire in modo sostenibile tutti i giorni, scegliendo il tuo stile e quello di cui hai bisogno a un costo persino più conveniente della fast fashion?
L’occasione è arrivata con The New Own, piattaforma on line di moda circolare nata per rendere il noleggio e il desiderio di vestire in modo etico, e alla moda, alla portata di tutte le tasche.
Lanciata a Roma, la nuova startup del noleggio, propone di vivere il rapporto con il nostro guardaroba in modo diverso: non più proprietà, ma condivisione.

Perché scegliere il noleggio vestiti
Che senso ha riempire l’armadio di vestiti per indossarli pochissime volte? La fast fashion spinge ad acquisti continui, molto più del necessario, tanto che ormai quasi la metà di ciò che possediamo resta inutilizzato.
Il noleggio degli abiti — uno dei pilastri della moda circolare — diventa così un’alternativa concreta per ridurre gli sprechi e riscoprire il piacere di cambiare stile senza accumulare.
The New Own: moda sostenibile e accessibile
Attiva al momento su Roma, The New Own riunisce un gruppo, in espansione, di brand locali emergenti con l’obiettivo di rendere il noleggio una pratica comune, non più legata solo all’affitto degli abiti da cerimonia.
«Vogliamo creare un’alternativa accessibile ed etica al fast fashion per chi desidera esprimere il proprio stile», spiega Arianna De Biasi, co-founder insieme a Mackenzie Doudu. «Non si tratta solo di indossare, ma di condividere e riscoprire il senso del vestire come espressione della propria identità».

I brand presenti in piattaforma sono designer indipendenti con sede a Roma, che realizzano capi artigianali e unici, spesso frutto di upcycling (riciclo creativo), dove rimanenze di tessuti o elementi recuperati danno vita a nuove creazioni dal carattere distintivo.
In ogni caso, il rischio di indossare qualcosa di già visto è praticamente nullo.
Come funziona il noleggio di vestiti con The New Own
Il noleggio di vestiti con The New Own è semplice e trasparente: si entra nella piattaforma, si sceglie il capo e la durata del noleggio — due settimane o un mese — e si seleziona un punto di ritiro tra gli atelier partner.
Non sono previste spedizioni: una scelta che riduce l’impatto ambientale e favorisce il contatto diretto con i designer. Alcuni atelier ospitano anche brand che non hanno un punto vendita fisico, creando così una rete di collaborazione tra diverse realtà artigianali.
Come in ogni servizio di noleggio, è previsto un deposito pari al 20% del valore complessivo del capo. La cauzione verrà restituita al momento della riconsegna, purché il capo sia nelle stesse condizioni in cui è stato ritirato.


Per la riconsegna si può scegliere di riportare il capo già lavato (che verrà poi igienizzato da The New Own) oppure lasciare che la piattaforma si occupi anche del lavaggio a un costo aggiuntivo.
«Vogliamo incentivare le persone ad avere cura di ciò che indossano, anche se si tratta di capi noleggiati», sottolinea De Biasi.
Prendersi cura dei vestiti significa prolungarne la vita, fare in modo che passino di mano in mano, e contribuire a ridurre l’impatto ambientale della moda.
Il costo del servizio è alla portata di tutti: si parte da circa 5 euro per una gonna o 10 euro per un blazer da tenere due settimane. Un modo per vestirsi con stile e qualità a prezzi paragonabili a quelli della fast fashion.
Moda condivisa e slow fashion dal vivo
Oltre alla piattaforma online, The New Own organizza eventi mensili per far conoscere da vicino la moda sostenibile e offrire la possibilità di noleggiare i capi dal vivo.
Dopo il Fashion Journey di ottobre, il prossimo incontro — il 23 novembre al The Sanctuary di Roma, ore 19:30 — sarà dedicato alla creazione di outfit con i brand presenti.
«Vogliamo mostrare che ci si può vestire ai prezzi del fast fashion, ma in modo etico, divertente e consapevole», racconta Arianna De Biasi. «Ogni evento è anche un’occasione per creare connessioni tra persone e designer che condividono la stessa sensibilità».

Dal noleggio all’acquisto consapevole
I capi noleggiati su The New Own possono essere acquistati in un secondo momento a un prezzo ridotto, in quanto già indossati, come nel caso del second hand.
È un modo per testare ciò che davvero ci piace, evitando acquisti impulsivi: «Vogliamo che le persone siano sicure di ciò che scelgono. Solo così si rompe il meccanismo del compro e butto tipico della fast fashion».
Progetti futuri e moda inclusiva
L’obiettivo ora è ampliare la rete dei brand su Roma e, in futuro, aprirsi ad altre grandi città.
«Vogliamo proporre una moda inclusiva, con designer che offrano più taglie, stili diversi e per tutte le forme», afferma Arianna De Biasi. «La nostra idea è offrire il maggior numero possibile di alternative etiche e sostenibili al fast e all’ultra fast fashion».

The New Own cerca marchi indipendenti impegnati nella slow fashion, nella filiera corta e in un percorso di sostenibilità autentico.
«Non cerchiamo la perfezione, ma l’impegno a migliorare insieme, anche grazie ai servizi di supporto che proponiamo ai brand aderenti al nostro network».
Se sei a Roma, scopri questa nuova esperienza di noleggio vestiti sostenibili.
E se sei un brand che condivide la filosofia di The New Own, entra in contatto con la piattaforma: la moda circolare e sostenibile si costruisce insieme.