Hai una pelliccia ereditata da una nonna, zia o mamma? Oppure è un acquisto di tanti anni fa e poi “rinnegato” da una nuova sensibilità etica? Hai già deciso cosa farne? È un bel dilemma.
Chissà quante pellicce sono ancora custodite negli armadi. Se non avranno una nuova vita faranno una brutta fine: discarica o inceneritore. Davvero un triste destino, anche questa molto poco etico.
Rimettere in circolazione pellicce vintage, prodotte nel secolo scorso, significa riutilizzare capi di grande valore. C’è quello affettivo, perché magari quel capo è appartenuto a una persona cara, ma anche morale, perché frutto del sacrificio di un animale.
Sì lo so, fa una certa impressione, ma all’epoca di tua mamma, tua nonna, tua zia non c’era una sensibilità verso la tutela e il benessere degli animali. Oggi fortunatamente sì. E allora che fare di una pelliccia ereditata o comprata anni fa?
Una etichetta per rimettere in circolazione pellicce vintage
Come indossare o rimettere in circolazione una vecchia pelliccia senza essere additati di crudeltà verso gli animali? C’è una etichetta che aiuta in questa impresa. La label in questione si chiama Fur of Love (Fol) nata per salvare dalla discarica o dall’inceneritore le pellicce vintage e tutti i capi in pelliccia prodotti nel secolo scorso.
L’idea è venuta al magazine GreenPlanner diretto da M.Cristina Cerasa. Al progetto hanno lavorato per un anno gli studenti del Master in Product sustainability management di Milano Fashion Institute guidati da Ilaria Amato, giornalista e docente.
“Sappiamo che il tema è molto delicato – spiega M.Cristina Ceresa direttore di GreenPlanner – E noi stessi abbiamo a cuore gli animali. E soprattutto siamo contro gli allevamenti da pelliccia e concordi nella chiusura assoluta in Italia come all’estero. Ma stiamo anche lavorando per salvare qualsiasi indumento dalla discarica. Ecco perché abbiamo pensato a un’etichetta che dica chiaramente: Questa pelliccia è vecchia e noi vogliamo indossarla al meglio”.
La label Fur of Love, che è anche una campagna, è stata presentata nel corso di un webinar in occasione della Settimana Europea per la riduzione dei Rifiuti, quest’anno dedicata proprio al settore tessile e moda.
Epson Italia è il partner tecnologico dell’iniziativa con il compito di stampare l’etichetta che attesta, sulla base di una autocertificazione del proprietario, l’essenza vintage della pelliccia.
Come procurarsi la Label Fur of Love
Per procurarsi l’etichetta Fur of Love è necessario compilare online un modulo messo a disposizione da GreenPlanner dove inserire i dati anagrafici e dichiarare che la pelliccia è stata realizzata prima del 2000. Dopodiché l’etichetta sarà inviata a casa. A quel punto non dovrai fare altro che cucirla a mano sul capo in questione. Il costo è di 7 euro inclusa la spedizione.
“Questa è una vecchia pelliccia: indossarla è un gesto d’amore e di rispetto per l’ambiente e per gli animali di questo secolo”. Questo è il messaggio stampato con le soluzioni della gamma ColorWorks di Epson sulle etichette che, una volta applicate ai vecchi capi in pelliccia, conferiranno loro un nuovo significato, certificandone la provenienza.
Rimettere a modello la pelliccia o trasformarla in qualcos’altro
E ora che hai la tua pelliccia vintage certificata, cosa puoi farne? Troppo lunga, troppo pesante, modello antiquato. Certo è che trasformare un vecchio cappotto di pelliccia in qualcosa di più contemporaneo e che rispecchi i gusti personali non è cosa facile.
Ma se vuoi indossarla e renderla su misura per te, allora devi affidarti a mani esperte. E di artigiani in questo campo in Italia esistono eccome. Se la pelliccia è in buono stato puoi pensare a un restyling e trasformarla secondo i tuoi gusti. Puoi anche rinnovare o trasformare un gilet, una mantella o anche un collo di pelliccia.
Una vecchia pelliccia può avere una vita nuova. La pelliccia ha una capacità rigenerativa pazzesca. Può essere trasformata in qualsiasi cosa: può diventare un nuovo capo di abbigliamento o accessorio, ma anche un cuscino, una coperta, un tappeto.
Lo ha spiegato Sabina Giangreco del laboratorio Sabelle Atelier che a Firenze da 20 anni lavora su pellicce già esistenti. Un recupero totale visto che tutti i materiali utilizzati per la trasformazione della pelliccia sono riciclati: bottoni, sete, vecchie camicie da notte, cotoni.
Anche Manuel Rossi da diversi anni è impegnato a rimettere a modello vecchie pellicce nel suo laboratorio di Piacenza, lavorando anche su pellicce di diversi decenni fa.
Dietro il recupero e la trasformazione di una pelliccia vintage c’è davvero un mondo fatto di tanta artigianalità e creatività. Un altro esempio, ma sono davvero tanti, è l’azienda Micaela Italian Charme, di Vo’ (PD), che dal 1997 recupera vecchie pellicce per trasformarle in qualcosa di nuovo, glamour, casual e moderno. Durante l’anno organizza diversi eventi in giro per l’Italia dove portare la tua pelliccia e sapere come puoi trasformarla.
Le vecchie pellicce hanno mercato?
Se non riesci a indossare un capo di pelliccia, perché non ti piace, non ti senti a tuo agio, cosa puoi fare della pelliccia ereditata? Puoi venderla.
Ora ti chiederei, ma c’è mercato? In realtà sì e la conferma è arrivata da Linda Ovadia e Gianluca Giovine co-fondatori, 10 anni fa, di East Market, il mercato vintage e second-hand di Milano.
«Il mercato delle pellicce usate o vintage esiste. A East Market abbiamo espositori e le vendiamo anche nei nostri negozi».
In caso di vendita è bene rivolgersi a più pellicciai per una valutazione. Cosa che può essere utile se decidessi di venderla per conto tuo online e stabilire così un prezzo di mercato.
E se la pelliccia eredita diventasse un esclusivo K-Way?
Come ti dicevo, le possibilità di riutilizzo e trasformazione di una pelliccia sono davvero tante. Al riguardo da 8 anni c’è il progetto FurBe™ che permette di trasformare la tua vecchia pelliccia in un K-Way unico e reversibile.
In questo progetto il brand K-Way® ha creato collaborazioni con diversi artigiani italiani per trasformare in qualcosa di nuovo la vecchia pelliccia di famiglia. Grazie a questa collaborazione la pelliccia fungerà da imbottitura al tuo K-Way e sarà anche una giacca moderna, bella e casual, perché reversibile.
Sul sito ufficiale trovi tutti i punti vendita K-Way e i negozi selezionati per la conversione della tua pelliccia.
Sotto, un esempio di riuso della pelliccia su K-Way dall’account instagram del laboratorio di pellicceria e sartoria Isella di Biella.
Insomma, se un tempo indossare un capo di pelliccia, o un accessorio, rappresentava uno status symbol, oggi recuperarla è un atto di responsabilità verso il pianeta, di amore per gli animali e per le persone che l’hanno indossato. Cosa farne è una scelta personale. L’importante è evitare la discarica o l’inceneritore.
Ultimo aggiornamento il 19/12/2023
Foto: depositphotos.com