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Poliestere e sudore: ecco perché può rilasciare cattivo odore

Perché il poliestere può dare cattivo odore in caso di sudore? Leggi cosa hanno scoperto gli scienziati canadesi dell'Università dell'Alberta.

Oltre agli impatti ambientali, come il rilascio di microplastiche, il poliestere può generare anche qualcosa di sgradevole per chi lo indossa: il cattivo odore in caso di sudorazione.

Parliamo del materiale tessile più diffuso, infatti, il poliestere copre il 54% della produzione mondiale delle fibre. Da tempo, ormai, viene utilizzato non solo per produrre capi tecnici, ma anche per tutto l’abbigliamento. Il poliestere costa meno, soprattutto rispetto alle fibre naturali. Non è un caso, quindi, che la fast fashion ne faccia ampio uso.

Insomma, il poliestere è in ogni capo. Se dai un’occhiata alle etichette del tuo guardaroba, lo puoi trovare anche mischiato con altre fibre.

Poliestere maleodorante, ecco lo studio

Ad ogni modo, veniamo agli odori sgraditi del poliestere. Perché il poliestere può emanare cattivi odori? Il motivo è in uno studio condotto dall’Università dell’Alberta, in Canada, pubblicato su Textile Research Journal.

Lo studio ha esaminato le reazioni di 6 tipi di tessuti (poliestere, nylon, lana, cotone, cotone mercerizzato e viscosa) a contatto con il sudore.

Il sudore è un processo che regola la temperatura corporea permettendone il raffreddamento grazie all’evaporazione. Si suda per varie ragioni: per attività fisica più o meno intensa, per questioni climatiche, perché stiamo vivendo una situazione di stress, anche mentale.

Come reagiscono i tessuti al sudore

Per lo studio, i ricercatori hanno ricreato il sudore in laboratorio e poi lo hanno trasferito sui tessuti. Dopodiché, a intervalli regolari, è stato monitorato l’assorbimento e il rilascio dei composti organici volatili (COV) presenti nel sudore umano.

L’indagine dell’Università dell’Alberta ricorda che le varie tipologie di fibre tessili possono rilasciare odori di intensità diversa a contatto con la pelle. 

Le fibre proteiche, come la lana, e quelle cellulosiche, come il cotone, in genere hanno un’intensità di odore inferiore. Diversamente, i materiali sintetici, come il poliestere e il nylon, sono percepiti come più maleodoranti.

Leggi anche: 5 motivi per cui il poliestere riciclato non è una soluzione.

Sudore e il cattivo odore del poliestere

Il sudore, composto principalmente da acqua, contiene anche composti oleosi che i batteri trasformano in odori, ha spiegato a phys.org Rachel McQueen, scienziata del Gruppo di ricerca sui tessuti dell’Università dell’Alberta, dipartimento di Ecologia umana. «Questi composti oleosi nel sudore liquido possono interagire in modo diverso con i tessuti, a seconda della chimica delle fibre».

In pratica: mentre le fibre cellulosiche idrofile, come il cotone e la viscosa, assorbono più acqua dal sudore rispetto al poliestere, il poliestere non assorbe acqua, piuttosto attira i composti oleosi e gli odori che, non sciogliendosi in acqua, possono diventare maleodoranti.

Leggi anche: Quello che devi sapere sulla viscosa e a cosa fare attenzione

La ricerca ha anche dimostrato che, sebbene nylon e lana inizialmente assorbano molti degli odori dal sudore, li dissipavano più rapidamente del poliestere. Dopo 24 ore, lana e nylon avevano intensità di odori molto più basse ed erano più simili alle fibre cellulosiche.

Questo significa che: «Mentre il poliestere deve comunque essere lavato dopo l’uso, per i capi in nylon e lana, può essere sufficiente arieggiarli anziché lavarli ogni volta», ha aggiunto Rachel McQueen.

Poliestere: il cattivo odore persiste anche dopo i lavaggi

Il cattivo odore nel poliestere può persistere anche dopo ripetuti lavaggi. La dimostrazione arriva da un altro studio del 2020 che ha messo a confronto il cotone e il poliestere.

Intanto, il tessuto in cotone aveva assorbito meno odori rispetto alla fibra sintetica e li ha eliminati facilmente con un lavaggio. Discorso diverso con il poliestere che, invece, tende ad accumulare gli odori ad ogni uso. Tanto che ci sono voluti 10 lavaggi per avere risultati soddisfacenti.

«In pratica, chi è preoccupato dei vestiti maleodoranti, deve stare alla larga dal poliestere. Cautela anche alle affermazioni “anti-odore” su alcune etichette dei vestiti. Se la proprietà “anti-odore” è dovuta a un antimicrobico, potrebbe non essere efficace, in quanto c’è da considerare anche la chimica delle fibre e la loro interazione con gli odori», ha avvertito McQueen.

Come fa notare l’indagine, il cattivo odore dei tessuti non crea solo disagio, ma ha implicazioni più ampie. Queste riguardano la longevità degli indumenti e il riutilizzo dei tessuti: entrambi essenziali per un’economia circolare.

Foto: Canva

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